Il tempo: un ingrediente fondamentale.

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Viviamo nell’epoca del tutto e subito. Qualunque sia la disciplina o il lavoro che stiamo portando avanti, la fretta di ottenere risultati importanti e di alto livello, è sempre tanta. Siamo tutti in linea con gli allevatori di polli che in pochi mesi trasformano dei normali pulcinotti in sontuosi pennuti capaci di sfamare una famiglia di 5 persone. Così un giovane allievo che ha preso una chitarra in mano da poche settimane ti chiede di fare l’assolo di “Jump” di Van Halen, o un neo compositore di canzoni, pretende di pubblicare la sua prima canzone (senza ovviamente, cambiare anche una sola parola del testo) nel disco del suo cantante preferito. Basterebbe guardare, con un po’ di sana umiltà, come lavoravano i grandi di una volta, quei compositori, che hanno scritto brani che fanno parte della nostra storia. Affiancati da autori esperti, si facevano lentamente spazio in un mondo già allora complicato. Come dei giovani artigiani andavano “a bottega”, imparando con pazienza dai propri inevitabili errori. L’assimilazione di regole, di meccanismi, di tecniche richiede tempo. Diventare capaci nella propria disciplina, che sia arte o qualsiasi altra materia, richiede un impegno costante, giornaliero, che non prevede periodi di sosta o giorni di festa. E il tempo non è un aspetto odioso e fastidioso a cui dover sottostare, ma un alleato su cui basare il nostro impegno. La crescita lavorativa ed artistica va di pari passo con la nostra maturità umana. La fretta produce risultati mediocri o successi casuali. Ma il vero autore non ne scrive solo una di canzoni belle, ma ne sforna con costanza.

Perché per diventare bravi, oltre al talento, serve tanto impegno. E tanta pazienza. clessidra

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